Nuovo rapporto su importazione e sicurezza delle carni italiane
European Consumers, per valutare i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi, sta analizzando le principali allerte inerenti lotti di carne sia italiana che estera sulla base dei dati forniti dal sistema rapido di allerta comunitario RASFF (https://webgate.ec.europa.eu/rasff-window/portal/?event=SearchForm&cleanSearch=1).
Per avere una visione generale della situazione di rischio relativamente al comparto carne sono stati considerati i dati di RASFF relativi al triennio 2015-2018. Riteniamo che tale statistica possa fornire informazioni utili al consumatore in particolare per valutare i prodotti importati.
La carne ha già di per se un altissima impronta ecologica e il suo eccessivo consumo è una delle cause della cattiva distribuzione del cibo nel mondo. Motivo sufficiente per prestare particolare attenzione ai rischi per la propria salute e agli impatti ambientali dei prodotti scelti per il proprio consumo.
Dai dati relativi all’importazione si osserva un particolare rischio per i prodotti importati dal Brasile per Shigatoxin da Escherichia coli nella carne bovina e Salmonella in quella di tacchino. Per Salmonella risaltano Polonia e l’Ungheria, dove è stata rinvenuta anche in preparazioni a base di anatra. Le allerte che riguardano prodotti italiani sono soprattutto relative a Listeria monocytogenes e Salmonella e i salumi risultano i prodotti più a rischio.
Antibiotici al di sopra dei Livelli Massimi di Residuo continuano ad essere identificati in lotti provenienti sia dall’Italia che dai paesi esteri. Questa immissione di antibiotici nella catena alimentare sta determinando un aumento della resistenza dei patogeni negli organismi umani e animali.
Per scaricare il Rapporto Completo clicca sul link:
Importazione e sicurezza delle carni italiani sulla base dei dati RASFF
Per consultare e scaricare il precedente rapporto:
0 commenti