Dall’OMS al gene drive: le nuove bio-mafie

Dall'OMS ai gene drive - le nuove bio-mafie

In seguito alla crisi del 2008 alcuni eminenti analisti hanno iniziato a parlare dell’attuale sistema finanziario come di un ‘ambiente criminogeno’ e di chi protegge questo ambiente come di un’associazione a delinquere volta a porre in essere crimini economici contro l’umanità. Il sociologo ed economista Luciano Gallino ne parla ampiamente nella sua opera anche in riferimento alla Prof. Shoshana Zuboff, Università di Harvard[1].

L’associazione tra il crimine organizzato e gli ambienti finanziari internazionali si rileva anche nel Rapporto della Commissione nazionale d’inchiesta sulla crisi finanziaria trasmesso al presidente degli Stati Uniti nel gennaio 2011, dice Gallino, ma non è una novità nella storia: il crimine organizzato è un animale che si adatta ad ogni ambiente e in ogni tempo, che ha sempre trovato il modo di trarre utili da ogni tipo di catastrofe[2], che trae giovamento da accordi over the counter e che è in grado di sovvertire l’ordine costituito.

Un sistema ultrafinanziario criminogeno e ciminale, che si sviluppa e prolifera nell’ombra reso legale (o almeno non formalmente illegale) in funzione di attività di promozione della deregolamentazione e della liberalizzazione dei mercati internazionali, capaci di scommettere su tutto e di orientare con precisione le politiche trovando sodali in chi governa gli Stati in quanto il futuro lo impone quella nazione capace di determinare la povertà altrui. Attraverso quali mezzi? Le crisi, appunto: che siano reali o percepite rendono possibile operare scelte non democratiche: il politicamente impossibile diventa politicamente inevitabile[3].

Un sistema perverso che si giova di ‘tempeste perfette’, disastri che generano profitti vertiginosi a chi occupa i vertici della piramide dalla cui base affluiscono fiumi di denaro[4].

Un sistema che trae giovamento da accordi over the counter e che è in grado di sovvertire l’ordine costituito.

Una sovversione del vivere civile, come noi lo concepiamo, che viene dall’alto[5], dalla ristretta e pericolosa élite del capitalismo finanziario che detiene il potere di decidere della vita e della morte di miliardi di persone comuni, il potere di brevettare il genoma degli esseri viventi e di dichiararlo proprietà privata. Il potere di decidere quali malattie debbano essere curate – e quali no – e con quali farmaci[6].

Ne parliamo con il prof. Luca Marini, docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma ed ex vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, tra i più noti esperti italiani di biodiritto internazionale.

 

Professor Marini, come valuta il ruolo svolto dall’OMS nella vicenda Covid?

Un ruolo decisamene singolare: anzitutto che se l’OMS non avesse dichiarato la pandemia, l’Unione europea non avrebbe potuto autorizzare l’immissione in commercio dei cosiddetti vaccini sulla base del regolamento n. 507/2006. In secondo luogo l’OMS va vaticinando fin dal dicembre 2020 che il Covid non sarebbe stata la “big one” delle pandemie: e infatti il vaiolo delle scimmie sta puntualmente emergendo quale nuova crisi sanitaria.

 

Ma forse è davvero una coincidenza.

Se lo è, è veramente significativa. E comunque non è l’unica: il vaiolo delle scimmie compare proprio nel momento in cui stanno per essere varati nuovi e controversi strumenti globali di azione sanitaria.

 

A cosa fa riferimento?

Nel novembre 2020 – e dunque prima che l’OMS vaticinasse quanto ho ricordato in precedenza – alcuni organismi internazionali, tra cui il Consiglio europeo e il G7, avevano invocato l’avvio, proprio in seno all’OMS, di negoziati volti all’adozione di uno strumento di diritto internazionale in grado di «rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie».

 

Un nuovo trattato internazionale, quindi?

Sì. I negoziati sono stati effettivamente avviati tra maggio e novembre 2021 e procedono ora a tappe forzate, tra il silenzio complice del mainstream e la conseguente indifferenza dell’opinione pubblica, tanto da far prevedere la redazione di una bozza di trattato entro il 1° agosto 2022 e l’approvazione del testo finale entro il 2024.

 

E quali saranno gli effetti del nuovo trattato?

Se la bozza riflette anche solo una parte di quanto si apprende dai media non allineati, l’entrata in vigore del nuovo trattato limiterà sensibilmente la sovranità degli Stati contraenti, perché attribuirà all’OMS competenze praticamente esclusive – e dunque in grado di scavalcare quelle nazionali – in materia di gestione delle epidemie e delle pandemie. Nello stesso senso, del resto, si indirizzano le proposte di emendamento all’International Health Regulations del 2005, che sono state portate all’attenzione dell’OMS il 12 aprile 2022 e che, se saranno approvate dall’Assemblea Generale dell’organizzazione, entreranno in vigore negli ordinamenti interni senza la necessità di esperire procedure nazionali di ratifica.

 

Quale tendenza ricava da questa serie di, come dire, coincidenze?

La tendenza di talune organizzazioni internazionali e di taluni apparati statali a far accettare come inevitabile la gestione di fenomeni emergenziali mediante un metodo di governance che non esito a definire “biopandemismo”, consistente nello strumentalizzare crisi di natura diversa (sanitaria, ambientale, climatica, energetica, idrica, strategica, ecc.), ma tutte finalizzate all’instaurazione di una condizione di emergenza permanente che a sua volta serva da pretesto per l’introduzione di forme di controllo digitale, di gestione delle masse mediante metodi di governo neo-paternalistici ispirati ai principi dell’economia comportamentale e, in ultima analisi, di trasformazione dei diritti e delle libertà fondamentali in graziose concessioni governative.

 

Si tratta di una novità assoluta nel panorama delle relazioni internazionali.

Sì, ma nulla è stato lasciato al caso e tutto è stato attentamente pianificato con largo anticipo. Solo per fare un esempio ricordo la raccomandazione del Consiglio dell’Unione del 7 dicembre 2018, adottata ben prima del Covid e intitolata al «rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino», che equipara qualsiasi malattia prevenibile mediante vaccino ai «grandi flagelli» e invita gli Stati a elaborare e attuare piani di vaccinazione che comprendano non solo l’elaborazione di «informazioni elettroniche sullo stato vaccinale dei cittadini», ma anche «un approccio alla vaccinazione sull’intero arco della vita».

 

Una sorta di prova generale della gestione del Covid?

È evidente. Pur non dispiegando effetti vincolanti sul piano giuridico, la raccomandazione ha fornito di fatto le basi per la gestione normativa dell’emergenza Covid varata dagli Stati membri e proseguita fino a oggi all’insegna dell’apodittica dichiarazione pronunciata il 31 marzo 2021 da un altro organo dell’Unione, il Consiglio europeo: «Ci saranno altre pandemie e altre gravi emergenze sanitarie. Il punto non è se succederà, ma quando». Poiché il Consiglio europeo non è né un aruspice né la Sibilla Cumana, affermazioni del genere, fornite senza uno straccio di prova scientifica, servono solo a dimostrare che chi le pronuncia porta sfortuna o è in mala fede.

 

Credo che la seconda ipotesi sia corretta. Alla fine di questo agosto 2022 la fondazione Rockefeller si è nuovamente riunita nella residenza di Bellagio[7] per implementare il Mercury project[8]: hanno radunato esperti nelle scienze comportamentali e sociali per combattere l’esitazione vaccinale e stanziato 7.2 milioni di dollari per capire quali strategie attuare per coprire tutta la popolazione. A cosa è dovuta questa sacra crociata per il lavaggio del cervello se è chiaro che la mortalità[9] è aumentata in seguito alla campagna sperimentale?

Proprio perché il vaccino provoca un aumento della mortalità, chi ne ha pianificato l’immissione in commercio corre ai ripari e cerca di rimediare alla crescente esitazione vaccinale mediante l’impiego delle scienze comportamentali e in particolare della psicologia e della psichiatria. Non a caso il governo ha introdotto il bonus psicologo.

 

Gli interessi economici e finanziari in gioco sono enormi. La ‘Hall of Shame’[10] che sta emergendo avrebbe indotto Antony Fauci alle dimissioni dopo 38 anni al NIAID. Qualcuno sostiene cheFauci ricorrerà al Quinto emendamento che consente ad un pubblico ufficiale di non rispondere di colpe gravi di cui si è macchiato una volta lasciato il servizio attivo. Anche qui in Italia si sta tentando di far leva sullo scudo penale a fronte dei letali o invalidanti danni provocati dalla sperimentazione di massa Covid. Ma il Quinto emendamento non copre chi compia un reato in tempo di guerra o per pubblici pericoli. Non le pare che ci troviamo proprio in questa condizione?

Proprio chi ha organizzato l’affaire Covid ha fatto credere alle persone che ci trovassimo in una congiuntura eccezionale, in una vera e propria situazione di guerra. Chi non ricorda l’uso delle forze armate per scortare i vaccini, l’impiego di elicotteri e di droni per sorvegliare le strade e imporre il lockdown? Il fatto è che la grande truffa del Covid dovrebbe fare riflettere sul fatto che la medicina – come anche la tecnologia – ha perso da tempo qualsivoglia funzione sociale. Demedicalizzare la società è, a mio avviso, l’obiettivo che dovremmo perseguire nei prossimi anni, come del resto affermava Ivan Illich già negli anni Settanta. Questo ovviamente non vuol dire limitare la ricerca scientifica: ciò che va regolato sono le applicazioni dei risultati scientifici, ossia, ripeto, la tecnologia.

 

Il 26 agosto Moderna intenta una causa contro Pfizer e BioNTech per aver copiato indebitamente i brevetti sulla tecnologia mRNA. Sono cause miliardarie, Moderna ha aspettato di ricavare abbastanza profitti per poter affrontare questa spesa. Ne vedremo delle belle: le regole che consentono l’approvazione di un brevetto sono complesse e qualcosa potrebbe invalidare alcuni brevetti alla base delle piattaforme sperimentali Covid[11]. Però intanto la tecnologia è stata usata e appresa anche dai cinesi, ad esempio, l’unico grande paese ad aver aderito ma non ratificato la Convenzione sulle armi biologiche (BWC)[12].

Guardi, la normativa sul brevetto biotecnologico costituisce il vero cuore di tenebra di questa vicenda. Chiunque conosca la normativa europea sui brevetti biotecnologici dovrebbe inorridire di fronte alle macroscopiche minacce per l’integrità psico-fisica dell’essere umano poste in essere dalla famigerata direttiva n. 98/44, adottata quasi un quarto di secolo fa. Questa normativa, tanto per fare un esempio, estende la tutela brevettuale riconosciuta all’inventore a tutte le applicazioni derivanti dall’invenzione brevettata, anche se diverse da quelle descritte nella domanda di brevetto e, quindi, sconosciute all’inventore medesimo. Provi a immaginare la possibilità che l’mRNA interferisca col DNA umano e dia vita (è proprio il caso di dire) a cellule o tessuti dotati di proprietà nuove e sconosciute; e provi a indovinare chi mai potrà rivendicare, se non l’inventore, diritti e profitti sugli elementi biologici così generati.

 

Abbiamo già affrontato il tema della tecnologia gene drive[13], di quanto sia pericolosa, imprevedibile e instabile. Il Prof. Crisanti ne vanta l’invenzione pur non avendola brevettata[14] [15]. Per alcuni scienziati si tratta di tecnologie genocide[16] motivo per cui c’è stata una importante proposta di moratoria in seno alla CBD delle Nazioni Unite. Lo sgambetto della Fondazione Gates che ha pagato caro per manipolare il processo decisionale della politica[17] ha permesso a queste tecnologie di essere usate e sperimentate su esseri umani. Si sa tutto. Perché queste persone continuano operare indisturbate?

Perché controllano finanziariamente i circuiti scientifici, accademici, tecnologici, produttivi, culturali, mediatici e politici di mezzo mondo, primi tra tutti quegli apparati di governo-fantoccio che, in Occidente, ci ostiniamo per abitudine a chiamare democrazie. Come vale il detto “due coincidenze fanno una prova”, a proposito di quanto abbiamo detto prima, così mantiene sempre attualità una delle frasi più famose del giudice Falcone: “segui i soldi e troverai la Mafia”. E noi proprio di mafie stiamo parlando: le nuove bio-mafie che vogliono rubarci la vita e i suoi segreti.

 

A cura di Chiara Madaro – 2 agosto 2022

 

[1] Luciano Gallino, ‘Il colpo di stato di banche e governi. L’attacco alla democrazia in Europa’, pg 124 ed. Einaudi 2013
[2] Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, ‘Ossigeno illegale’, ed Mondadori, 2020
[3] Ilaria Bifarini, ‘Neoliberismo e manipolazione di massa’, Ed. Youcanprint, 2019
[4] Marie Solis, VICE, ‘Naomi Klein: Coronavirus is the perfect disaster for disaster capitalism’, 14 marzo 2020, disponibile in: https://readersupportednews.org/opinion2/277-75/61852-focus-naomi-klein-coronavirus-is-the-perfect-disaster-for-disaster-capitalism
[5] Shoshana Zuboff, ‘Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’umanità nell’era dei nuovi poteri’, pg 511, ed Luiss, 2019
[6] Luciano Gallino, ‘Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi’, pg 7, ed Einaudi 2011
[7] Chiara Madaro, Brazilian Journal of Development, ‘O sentido dos bankster para o carbono’, 2021, DOI:
https://doi.org/10.34117/bjdv7n11-157, disponibile in: https://brazilianjournals.com/index.php/BRJD/article/view/39324?__cf_chl_tk=mAdQRrSvNM0szUDJoU3eVfseSzJJbpWOkKEro6PEKGE-1662050310-0-gaNycGzNCT0
[8] The Rockefeller Foundation, ‘Mercury project to boost Covid-19 vaccination rates and counter public health mis- and disinformation in 17 countries worldwide’, 23 agosto 2022, disponibile in:   https://www.rockefellerfoundation.org/news/mercury-project-to-boost-covid-19-vaccination-rates-and-counter-public-health-mis-and-disinformation-in-17-countries-worldwide/
[9] Alessandro Bagnato, ‘Dall’Istituto Nazionale di Statistica del Regno Unito la prova definitiva della letalità dei sieri Covid’, 18 agosto 2022, disponibile in: https://sfero.me/article/istituto-nazionale-di-statistica-regno-unito-la-prova-definitiva-della-letalita-dei-sieri-covid
[10] Dr Joseph Mercola, ‘Fauci’s COVID Hall of Shame’, 31 agosto 2022, disponibile in: https://childrenshealthdefense.org/defender/anthony-fauci-covid-shame-cola/
[11] Robert W. Malone, ‘Moderna sues BioNTech/Pfizer?’, 27 agosto 2022, disponibile in: https://rwmalonemd.substack.com/p/moderna-sues-biontechpfizer
[12] Joseph Tritto, ‘Cina Covid-19. La chimera che ha cambiato il mondo’, Ed Cantagalli, Siena 2020
[13] Chiara Madaro, ‘Caos genetico’, 25 gennaio 2022, disponibile in: https://www.ilfuturomianonna.it/caos-genetico/
[14] Arthur Nelsen, ‘US military agency invests $100m in genetic extinction technologies’,  4 dicembre 2017, disponible in: https://www.theguardian.com/science/2017/dec/04/us-military-agency-invests-100m-in-genetic-extinction-technologies
[15] Anna Midolesi, ‘Reazioni genetiche a catena. La frontiera dei ‘gene drive’ parla italiano’, 29 giugno 2017, disponibile in: https://www.lescienze.it/news/2017/06/28/news/crispr_gene_drive_intervista_crisanti-3585582/
[16] ‘A call for conservation with a conscience: no place for gene drives’, 16 novembre 2016, Disponibile in: https://www.boell.de/en/2016/11/16/offener-brief-fur-naturschutz-mit-gewissen-kein-platz-fur-gene-drives
[17] Jonathan Latham, PhD, ‘Gates Foundation Hired PR Firm to Manipulate UN Over Gene Drives’, 4 dicembre 2017, in: https://www.independentsciencenews.org/news/gates-foundation-hired-pr-firm-to-manipulate-un-over-gene-drives/
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